Nel 2025 il mondo del cross border e-commerce dovrà affrontare una trasformazione significativa a causa dell’introduzione di nuovi dazi e regole doganali da parte dell’Unione Europea. Queste novità avranno un impatto diretto su merchant digitali, operatori logistici ed e-commerce manager che gestiscono spedizioni internazionali, in particolare quando si parla di esportazione indiretta extra UE.
Prepararsi in anticipo è l’unica strategia vincente per non farsi trovare impreparati di fronte a controlli più stringenti, blocchi e ritardi che possono compromettere la soddisfazione del cliente finale. In questo scenario diventa fondamentale dotarsi di partner e strumenti adeguati, come quelli offerti da Hubrise, che con servizi innovativi come SEND2U supportano gli operatori in tutte le fasi del processo logistico e doganale.
Cosa cambia dal 2025 per il cross border e-commerce
Dal 2025, in base alla nuova riforma europea, entreranno in vigore i nuovi dazi doganali che prevedono un contributo anche per merci di valore minimo, fissato appunto a 2 €. Questa novità impatterà in particolare gli operatori di cross border e-commerce che si occupano di spedizioni dall’Europa verso paesi extraeuropei o viceversa. In passato, le spedizioni di basso valore erano spesso esentate dai dazi, favorendo l’import di prodotti economici da paesi terzi, spesso con controlli doganali superficiali. Oggi, con l’obiettivo di proteggere la concorrenza interna e garantire gettito fiscale, l’UE ha deciso di stringere le maglie dei controlli.
La differenza sarà tangibile sia per chi importa merci in Europa sia per chi si occupa di esportazione indiretta extra UE. Per quest’ultima categoria sarà essenziale aggiornare le pratiche documentali, gestire correttamente le dichiarazioni doganali e adottare sistemi di monitoraggio in grado di dialogare in tempo reale con corrieri e dogane.
Le differenze tra esportazione diretta e indiretta
Comprendere la differenza tra esportazione diretta e esportazione indiretta extra UE è fondamentale per non commettere errori nella gestione fiscale e documentale. L’esportazione diretta si ha quando il venditore spedisce direttamente il bene fuori dall’Unione Europea e si occupa di tutte le pratiche doganali. L’esportazione indiretta, invece, avviene quando il venditore consegna la merce a un operatore logistico o a un altro soggetto che a sua volta si occupa della spedizione finale verso il paese di destinazione extraeuropeo. In termini operativi, questo comporta differenze nella prova dell’uscita della merce dal territorio doganale UE e, di conseguenza, nella corretta applicazione dell’IVA esportazione extra UE.
IVA e-commerce: come gestire l’IVA sull’esportazione extra UE
Uno degli aspetti più critici riguarda proprio la gestione dell’IVA esportazione extra UE. Le operazioni di vendita verso paesi terzi sono infatti, non imponibili IVA, a condizione che venga dimostrato l’effettivo trasferimento delle merci fuori dal territorio comunitario. Nel caso di esportazione diretta, la prova è relativamente semplice da fornire grazie ai documenti di trasporto internazionali. Con l’esportazione indiretta extra UE, invece, il venditore deve assicurarsi di ricevere tempestivamente dal proprio partner logistico le prove dell’avvenuta uscita delle merci per non incorrere in contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Anche piccoli errori nella gestione delle bolle doganali, nei tempi di registrazione o nella conservazione dei documenti possono trasformarsi in problemi seri per l’azienda. È per questo che diventa fondamentale dotarsi di sistemi digitali integrati capaci di automatizzare queste fasi, minimizzare gli errori umani e garantire la tracciabilità completa di ogni spedizione.
Soluzioni doganali digitali e partner logistici specializzati
Per affrontare al meglio la sfida del nuovo scenario normativo europeo e-commerce manager e operatori logistici devono puntare su soluzioni doganali evolute e partner specializzati. La gestione manuale dei documenti doganali non è più sostenibile, sia in termini di tempo che di rischi fiscali.
Hubrise con il suo servizio SEND2U offre una piattaforma smart per la gestione delle spedizioni cross border: permette di tracciare in tempo reale gli ordini, gestire in automatico la documentazione doganale e interfacciarsi con i sistemi dei corrieri internazionali. Grazie a soluzioni come queste, le aziende possono affrontare senza timori l’introduzione del nuovo dazio UE da 2 €, garantendo spedizioni rapide, conformità normativa e soddisfazione del cliente finale.
Come ottimizzare il cross border e-commerce e prevenire ritardi
Il cross border e-commerce rappresenta una straordinaria opportunità di crescita per le aziende, ma per continuare a coglierne i vantaggi sarà necessario adeguare i processi interni alle nuove normative. Lavorare con partner logistici esperti, automatizzare la gestione dell’IVA per l’esportazione extra UE, digitalizzare i flussi doganali e integrare i sistemi IT con quelli dei principali vettori sono passaggi ormai obbligati.
Hubrise accompagna gli operatori del commercio elettronico in questa evoluzione con soluzioni scalabili e flessibili. SEND2U, per esempio, non è solo un servizio di spedizione, ma un vero e proprio alleato strategico per gestire in modo intelligente l’intero ciclo di vita dell’ordine, dall’evasione alla consegna finale, passando per le pratiche doganali e il monitoraggio documentale.
Prepararsi oggi significa evitare domani blocchi, ritardi e costi aggiuntivi. Chi investe ora in strumenti digitali evoluti sarà pronto a cavalcare l’ondata di cambiamenti del 2025, trasformando le nuove regole doganali da ostacolo a leva competitiva per differenziarsi sul mercato globale.