Ridurre i resi e-commerce moda del 20 %: guida completa

Chiunque lavori in un e-commerce moda sa che i resi e-commerce possono diventare un problema serio se non vengono gestiti in modo strategico. In media, nel settore fashion online, il tasso di reso supera facilmente il 30 %, erodendo margini e mettendo a dura prova la fidelizzazione dei clienti.

Ridurre questa percentuale significa liberare risorse, aumentare la marginalità e trasformare l’esperienza post-vendita in un punto di forza competitivo.

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Diritto di recesso online: norme, tempistiche e obblighi del venditore

Quando si parla di acquisti a distanza, il diritto di recesso online è un argomento fondamentale. Ogni consumatore che compra su un e-commerce moda ha il diritto di restituire un capo entro 14 giorni dal momento in cui lo riceve, senza obbligo di fornire spiegazioni. Questa regola è stabilita dal Codice del Consumo e serve a tutelare chi acquista senza poter toccare o provare fisicamente ciò che compra.

Per i brand e-commerce e per chi gestisce la logistica inversa, questo significa dover garantire trasparenza, velocità di rimborso e una procedura chiara. Più le informazioni sono ben esposte sul sito, nella scheda prodotto e in fase di checkout, meno probabilità ci saranno di dover gestire reclami o malintesi. Non basta rispettare i termini di legge: è la chiarezza con cui si comunica il diritto di recesso online a fare la differenza, perché aiuta a ridurre anche i resi e-commerce inutili, legati spesso a un acquisto impulsivo spinto da mancanza di informazioni.

Analisi delle cause: perché i clienti restituiscono i capi

Prima di cercare di ridurre i resi e-commerce, serve capire le cause principali che spingono un cliente a far valere il diritto di recesso online. Nel e-commerce moda, la taglia sbagliata è di gran lunga la motivazione più frequente: non sempre le guide taglie sono dettagliate o comprensibili, le foto spesso non rendono giustizia al fit reale e i dettagli importanti restano nascosti. A questo si aggiunge l’acquisto impulsivo, alimentato da sconti o campagne di marketing aggressive: capita spesso che i clienti ordinino più capi sapendo già che ne restituiranno alcuni.

Per contenere il fenomeno, l’unica strada è lavorare sull’esperienza pre-acquisto. Migliorare le schede prodotto, inserire foto realistiche, video che mostrino i capi indossati, guide alle taglie dettagliate e, se possibile, strumenti digitali come camerini virtuali possono fare una differenza enorme. Anche un customer care reattivo, capace di rispondere velocemente ai dubbi, aiuta a evitare resi evitabili.

Logistica inversa e packaging: pilastri di una gestione resi efficiente

Ridurre i resi e-commerce non significa eliminarli del tutto. Per questo motivo, avere una gestione resi ben strutturata diventa la vera arma segreta di chi lavora nell’e-commerce moda. Una logistica inversa efficiente consente di ridurre i costi operativi, accelerare i tempi di riassortimento dei capi restituiti e trasformare il momento del reso in un’esperienza positiva anche per il cliente. Hubrise, ad esempio, offre un servizio di reverse logistics su misura per il settore moda, che semplifica ogni fase: dal ritiro del reso presso l’indirizzo del cliente, all’ispezione del capo, fino al reintegro a magazzino o alla gestione dello smaltimento, se necessario.

Anche il packaging gioca un ruolo fondamentale. Fornire confezioni facili da riutilizzare per il reso, inserire istruzioni chiare e, quando possibile, includere un’etichetta di ritorno già pronta riduce errori e velocizza le operazioni. Un cliente che trova la procedura semplice e intuitiva è più incline a rispettare tempi e condizioni, evitando complicazioni costose per il venditore. L’obiettivo non è incentivare i resi, ma renderli fluidi, veloci ed economicamente sostenibili quando sono inevitabili.

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KPI e tool per monitorare la riduzione dei resi e-commerce

Chi punta a tagliare i resi e-commerce deve avere ben chiari i numeri da tenere sotto controllo. Non basta implementare buone pratiche: serve monitorare costantemente i dati per capire se le strategie funzionano davvero. I principali indicatori da osservare sono il tasso di reso sul totale degli ordini, le motivazioni più frequenti dietro ogni restituzione, i tempi medi di gestione e rimborso e l’incidenza dei costi legati alla gestione resi sul fatturato complessivo.

Strumenti CRM evoluti, software di logistica esoluzioni integrate per ecommerce come quelle di Hubrise aiutano i brand a raccogliere e analizzare tutti questi dati in modo automatizzato. Avere una visione chiara permette di intervenire subito sui punti critici, ottimizzare la logistica inversa, individuare dove migliorare le informazioni di prodotto o dove potenziare l’assistenza clienti.

Per ridurre i resi e-commerce di almeno il 20 % serve quindi un approccio strutturato, basato su regole chiare per il diritto di recesso online, una comunicazione trasparente, una gestione resi ben organizzata e un monitoraggio costante. E se a supportare questo processo c’è un partner esperto come Hubrise, la strada diventa ancora più concreta ed efficace.

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